Pagina:De Marchi - Il cappello del prete, 1918.djvu/83


— 67 —

La società è come le donne tradite, «occhio non vede, cuore non duole».

E mentre la sua mente girava in questo circolo, sentiva a poco a poco il sangue scorrere più regolarmente, il cuore battere con maggior pace e le idee diventare sempre più lucide e precise.

Quante altre paure e superstizioni non meno vane e inutili avevano turbata la sua infanzia, quando la Maddalena gli contava le storie dei maghi, dei folletti e dei morti che ballano nel cimitero!

Noi siamo sempre un po’ bambini sulle ginocchia della superstizione.

— Animo! Vediamo il nostro conto.

Scosse la testa, scosse la persona, si fregò la fronte ed incominciò a sciogliere il pacco dei denari.

Il prete aveva portato, oltre al denaro per il contratto (circa quarantamila lire), molti titoli di rendita, e una lunga lista di numeri e d’indicazioni d’altre cartelle al portatore rappresentate da una polizza. — «U barone» non aveva che a presentarsi allo sportello del Banco, gettare la polizza e ritirare i titoli.

Trovò insieme ai valori anche la ricevuta lasciata dal presidente del Sacro Monte a don Cirillo per saldo delle quindicimila lire che Santafusca doveva all’istituto.

Il prete gli aveva anche risparmiato l’incomodo di recarsi egli stesso dagli amministratori e,