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tanto guardare al suo diritto quanto al suo dovere. La zucca non l’avete piantata voi, e se è venuta nel vostro orto, la colpa è vostra che non avete chiusa bene la siepe. Ma la vita essa la trae non dalla terra vostra. Voi dovreste trovare il vostro vicino e dirgli: Io ho sul mio la vostra zucca: o ve la ripigliate, o me la piglio.
A chi tratta con giustizia sembrano più saporite le zucche.
— Voi avete sempre dei buoni proverbi: voi siete l’antico Salomone.
— Senza la regina Saba.... — soggiunse il vecchietto ridendo ancora con tutto il cuore. Poi disse: — È arrivato «u barone».
— E che cosa viene a fare quel selvatico?
— Voi volete far la barba a sua eccellenza e non ricordate che Dio v’ha fatto suonatore di campane. Io spero che Santafusca vedrà giorni migliori. Non pensate voi qual fortuna sarebbe per noi tutti e per la chiesa nostra e per le vostre campane se si avverasse ciò che ha fatto sperare monsignor vicario?
— Dio volesse e San Michele! Io ho fatto un sogno, in cui vi ho veduto con un piviale d’oro e una mitra in testa.
— I sogni vengono da Dio. Egli parlò a Giacobbe e a Faraone, e a Giuseppe sposo di Maria, proprio per la via dei sogni. È vero che voi non siete che Martino campanaro....
— Se sua eminenza venisse qui, dovrebbe celebrare nella nostra chiesa.