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Ogni giorno, ogni ora, quasi ogni minuto si persuadeva che non gli restava altro rimedio, e che una forza superiore lo incalzava verso un grande avvenimento, voglio dire (ormai si capisce) tirare il prete in trappola e....

La difficoltà consisteva nel far la cosa senza passione, con istudio, con freddezza di cuore.

Egli era un uomo superiore ai pregiudizi. Se avesse creduto coll’ammazzare un uomo di commettere un delitto contro la natura o contro un padrone suo superiore diretto od immediato, non l’avrebbe fatto, non fosse per altro che per il quieto vivere e per un certo senso di proprietà e di cortesia.

Ma egli era profondamente persuaso che l’uomo è un pugno di terra, che la terra ritorna alla terra e s’impasta colla terra. La coscienza — aveva scritto il dottor Panterre — è un geroglifico scritto col gesso sopra una tavola nera. Si cancella così presto, come si fa. La coscienza è il lusso, l’eleganza dell’uomo felice. E Dio? Dio una capocchia di spillo puntato nel cuscino del cielo....

Da questo lato della coscienza «u barone» era tranquillissimo.