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ragionar gli altri a suo modo. Anche il cuore, quel benedetto cuore già malato, si faceva sentire più del solito....

E intanto non aveva nemmeno fame. Se beveva, lo faceva più per stordirsi che per piacere. Egli non aveva dato ancora quella tale scossa forte alla vita che doveva far cadere tutte le foglie morte, e sentiva che non sarebbe mai uscito dai suoi pensieri, finchè non fosse terminato quel maledetto processo.

Per fortuna le testimonianze erano tutte concordi per dimostrare l’innocenza di Giorgio della Falda. Ma se per un errore giudiziario il castigo fosse caduto sopra un innocente, avrebbe avuto egli il coraggio di aggiungere questo delitto al primo?

Per quanto un uomo valga una lucertola, gli sarebbe ripugnato di far soffrire un uomo vivo. Si può non aver paura degli spettri, ma ci sono pensieri che fanno più paura degli spettri.

Pensare, ecco il castigo!

Egli aveva sperato troppo in una scienza: ed era la scienza che aiutava a creare e raffinare la sua coscienza.

Quel caro dottor Panterre forse era uno stupido anche lui. Solo le belve divorano senza rimorso; e pace egli non avrebbe trovata mai, mai, lo sentiva, se non a patto di abbrutirsi a poco a poco nell’orgia e nel fango.

La bella principessa gli aveva detto «a rivederci»; ma egli non ci sarebbe andato. Quella