Pagina:De Marchi - Il cappello del prete, 1918.djvu/221


— 206 —

anticamera: «Hanno arrestato l’assassino del prete!»

— Tu fai colazione con noi, barone.

— Volontieri; do prima un’occhiata ai giornali.

— Giusto, a proposito, — gridò l’Usilli, — Santafusca sta per diventare famosa. Hanno scoperto l’assassino del prete.

— Che assassino?! — dimandò quasi con villania il barone.

— Leggi, c’è tutta l’intera ed esatta spiegazione. Io sono un dilettante di processi celebri, e se non fossi nato conte, avrei fatto il commissario di polizia.

Tutti risero a questa grossa sentenza, mentre il barone correva nella vicina sala di lettura, dove stavano sopra una tavola tutti i giornali della sera e del mattino. Ne fece passare molti con tremito nervoso nelle mani (per fortuna era solo) finchè ne trovò uno che portava la grossa scritta:

ANCORA DI PRETE CIRILLO.

«Siamo costretti — diceva il foglio — a tornare su questo argomento, perchè le nostre informazioni segrete ci persuadono che la leggenda di prete Cirillo resterà famosa negli annali giudiziari.

«Sebbene per ora la giustizia sia d’una gelosa e quasi monacale riservatezza, si sa che per un buon reporter ogni uscio ha la sua chiave.

«Perciò siamo in grado di dare qualche primi-