Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 202 — |
a questo sistema detto di democrazia che consiste nel raccogliere su un foglio stampato i pettegolezzi, che le pescivendole sparpagliano sui loro usci. Colla scusa di un «si dice», si stampano cose che nessuno dice, che nessuno vorrebbe dire, e nemmeno sentire a dire.
Arrivò a Napoli che stava ancora impiccando in idea un giornalista. Diede una mancia al cocchiere e corse in casa a farsi decente e presentabile. Maddalena venne ad aprire e ripetè le solite frasi, che il padrone per vecchia abitudine non ascoltava più.
Mentre si rivestiva, ripetè a sè stesso la sua difesa, e vide ch’egli non aveva a temere niente dagli uomini, tanto meno dal Padre Eterno. Desiderando vedere il marchese per fargli le sue scuse, uscì quasi subito, e andò al circolo ove di solito Vico di Spiano faceva colazione. Era anche il modo più breve per vedere tutti i giornali della mattina.
Entrando in anticamera, sentì il portiere che diceva a Raffaello:
— L’hanno arrestato.
— Chi? — domandò repentinamente «u barone» come se la parola fosse stata rivolta a lui.
— L’assassino del prete, eccellenza.