Pagina:De Marchi - Il cappello del prete, 1918.djvu/216


— 200 —

può derivare? Sì, è stato trovato un cappello da prete. Ebbene? che significa ciò? («U barone» immaginava una disputa tra lui e il procuratore). — Vediamo, signor procuratore, che significa ciò? — Ma il cappello è stato trovato nei dintorni di Santafusca. — Bravo, me ne rallegro, e così? — Il prete non si vede più. — E lo conta a me? — Si dice che sia stato ucciso. — Che colpa ne ho io, caro commendatore? — È stato trovato nella sua villa. — Chi?... il cappello o il prete? — Il cappello. — La mia villa è la casa di tutti, e le capre di Salvatore sono più padrone di me. Piano, piano, non si lancia con tanta leggerezza un’accusa sopra un gentiluomo, sopra una delle più antiche famiglie del reame. E chi è questo prete? io non l’ho mai nè visto nè conosciuto.... To’.... Anzi, mi meraviglio altamente di non essere stato avvertito subito, e protesto contro l’abuso che si fa del mio nome.

Il barone faceva questi discorsi, mentre si raccomodava un poco gli abiti addosso. Recitando a sè stesso la sua difesa, andava persuadendosi egli per il primo di ciò che credeva di dover persuadere agli altri. Non aveva nessun motivo per temere, e quando avesse potuto rimuovere i soliti spaventi dell’immaginazione non avrebbe avuto paura, lo sentiva, di sostenere anche la vista del morto.

Solo costui poteva accusarlo; ma si può pescare un cappello, non si fa parlare un morto.

D’altra parte, non gli parve prudente nemmeno