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«U barone» sull’aria del Sabba classico del «Mefistofele» ripigliò il suo ritornello:
— O Maddalena, la pancia è piena, canta, sirena....
La villetta della «Favorita», posta quasi a picco sul mare, era un panierino di legno traforato in mezzo a un boschetto di lauri e di aranci.
Vico di Spiano, che da qualche tempo era in rialzo di fortuna, l’aveva acquistata per farne un regalo provvisorio a Lellina, una gattina piena di capricci e di pretensioni. Oggi convitava i buoni amici «sans façons» a un lunch di famiglia, e prometteva di fare qualche cosa di più, se «Andreina» vinceva un premio alle prossime corse.
«Andreina» era una cavalla.
Lellina era una gattina.
— Fior di farina!
— Canta Lellina.
— O barchettina.
— Candida e bella.
— O Marinella.
— La pancia è piena.
— Canta, sirena.
Usilli aveva portato un cesto di bottiglie di Sciampagna, marca garantita, cinquanta lire alla bottiglia, che egli aveva comperato da un capo scudiero del duca di Sassonia, il quale era venuto a passare l’inverno (lo scudiero non il duca) in una villa di Mergellina. Il vino era Sciampagna genuino come si serve alle tavole dei prin-