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do, vedo che ella ha agito in perfetta buona fede: ma non sarà mia colpa se io dovrò darle di nuovo qualche disturbo. Noi siamo forse alla presenza di un delitto.

— Un delitto! — esclamò don Antonio col viso spaventato.

Martino, che stava ascoltando dietro l’uscio coll’occhio alla serratura, dovette appoggiarsi colle mani alle ginocchia.

— Questo cappello del diavolo, come ella lo ha giustamente chiamato, apparteneva a un vecchio sacerdote da una ventina di giorni scomparso da Napoli, senza che nessuno abbia mai saputo dar notizia di lui. Siccome c’è ogni ragione per credere ch’egli sia stato assassinato, così è necessario che don Antonio offra ogni suo sussidio, affinchè la giustizia sia illuminata nelle sue ricerche.

Don Antonio non fece che aprire un poco le mani e rimase immobile sulla sua sedia colle labbra aperte, inerte come un uomo assiderato. I sensi del povero vecchio erano rimasti come inchiodati alla spaventosa immagine di un cappello che era stato in testa a un fratello assassinato, un cappello che egli aveva portato sulla testa con maledetta presunzione, ch’egli aveva collocato presso gli altari....

Altro che la mitra sognata! Altro che il cappello cardinalizio promesso da Martino! Questo era un cappello rosso, ma rosso di sangue cristiano...., di sangue consacrato....