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— In che cosa posso servire questi bravi signori? — disse con un gran condimento di tenerezza il povero vecchietto tutto spaventato.

— Devo farle alcune dimande e darle forse qualche seccatura. Ella è don Antonio Spino?

— Per servirla. Prego si accomodi.

— Ella ha scritto giorni fa una lettera a un certo Filippino Mantica, cappellaio in Napoli.

— Precisamente.

— La lettera accompagnava....

— Una scatola...., sissignore.

— Con un cappello....

— Precisamente, con un cappello, sissignore....

— Benissimo! Potrebbe ora favorirmi qualche spiegazione su questa lettera?... La riconosce per sua?

Il signor delegato presentò un foglio spiegato.

— È la mia scrittura...., è quella, — balbettò don Antonio, che non sapeva ancora in quali acque navigava.

— Ella qui dice che il cappello fu trovato «nei dintorni». Ebbene: importa molto al procuratore del re di sapere la località precisa ove il cappello è stato trovato, chi l’ha trovato, da quanto tempo è stato trovato, per quali mani è passato.... e ciò s’intende nel miglior modo possibile, perchè si tratta...., ma dirò poi di che cosa si tratta.

A ognuna di queste parole, don Antonio cadeva di meraviglia in meraviglia, e il suo spirito si smarriva. Si ricordava di non essere stato trop-