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condavano la cisterna. Bisognava fare almeno tre passi ancora. Tre passi, un oceano.

Il morto era là che aspettava in gran silenzio.

Santafusca stava per tornare indietro, ma un altro Santafusca lo tenne fermo con cento mani di ferro e lo trascinò avanti.

— Avanti! è la vita o la morte.

Provò ad allungare il collo, se dal suo posto poteva scorgere il mucchio.

Non si poteva.

— Avanti, vigliacco! — gridò il vero Santafusca: e cogli occhi sbarrati, pieni di avidità, fece una corsa e vide....

Tutto era a suo posto. La pietra, la sabbia, i mattoni, la leva confitta nella calce. Tutto era tranquillissimo, in ordine.

Ma il cappello non c’era più.


*


Dal punto dov’era arrivato poteva girar l’occhio per tutto lo spazio del cortile, e quell’occhio avido, assorbente, percorse due o tre volte il terreno; ma non potè scorgere nulla dietro il declivio che faceva il materiale ammucchiato e sul quale poteva essere caduto il corpo del delitto.

Bisognava fare ancora un mezzo passo verso il morto.