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tadini avessero potuto immaginare chi era l’uomo ch’essi inchinavano con tanto rispetto! Se don Antonio avesse potuto sapere ciò che aveva fatto la destra ch’egli voleva baciare!... Dalla galleria l’occhio si sprofondava ancora per gli usci aperti nella lunga e tenebrosa fuga dalle sale deserte, non abitate che da memorie e da pipistrelli.

L’eguaglianza del luogo e dei pensieri lo spingeva a confondere il passato col presente, a vivere contemporaneamente in due diversi tempi, a non distinguere il già fatto col da farsi, per modo che, per una strana aberrazione del cervello, due volte alzò gli occhi verso la porta del giardino a osservare se in fondo al viale degli ulivi comparisse prete Cirillo.

— Se comparisse! — disse una volta a voce alta; e un sibilo confuso strisciò sulle nude pareti. — Se egli vivesse e io fossi veramente quel che ho promesso di voler essere!

Un’onda gonfia di gioia riempiva l’anima sua a questa immaginazione. Ma quell’onda ritiravasi subito stridendo, lasciando a nudo gli scogli della sua maledetta coscienza. Su quegli scogli era disteso un cadavere.

Quando egli avesse potuto provvedere alla sua sicurezza e alla sua pace, capiva che non gli sarebbe mancato il coraggio di ricominciare da capo una vita diversa e migliore, della quale sentiva confusamente gli stimoli eccitanti in mezzo al suo selvaggio orgoglio. Dal suo stesso delitto