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esser stato trovato da qualcuno, ma nessuno pensava che potesse essere di prete Cirillo; nessuno sospettava che prete Cirillo fosse morto. Ma ad ogni modo quel cappello rimasto sopra la terra era sempre un pericolo...., perchè la gente è per natura curiosa...., la gente...., la gente....

Questa espressione gli fece venire in mente la figura di don Ciccio; e con don Ciccio scattò improvvisamente l’idea della vincita fatta da Filippino, il cappellaio. Anche qualche giornale aveva detto che «u prevete» aveva dato il terno in cambio d’un cappello.

«U barone» saltò in piedi. Sentiva che la sua testa stava per infiammarsi. Versò dell’acqua nella catinella, e vi tuffò il capo.

Era orribilmente grottesco che un uomo come lui dovesse soffrir tanto per cagione di un cappello. Altro che Macbetto!

Passato il primo tumulto, cominciò a farsi qualche ragione più chiara e a mettersi innanzi qualche progetto.

Tra le tante idee balenategli in testa ci fu anche quella di non lasciarsi venire addosso il castigo e di prender il volo per altri lidi; ma poi la mente riuscì a formulare un dilemma più razionale e utile.

O la gente aveva scoperto il cappello, e la giustizia aveva già in mano il corpo del delitto, e allora ogni tentativo di fuga era pericoloso. Per quanto andasse lontano, la mano della giustizia è lunga. Fuggire era un accusarsi. Se in-