Pagina:De Marchi - Il cappello del prete, 1918.djvu/138


— 122 —

comodo, eccellenza. Se mai volesse conoscere una prima offerta, ritenga che fino a centosessantamila lire ci andiamo noi....

— Centosessantamila! — balbettò «u barone», che vedeva piovere denaro da tutte le parti.

Perchè questa offerta non gli era stata fatta il giorno 3? Caso, caso, caso...., tutto caso!

— Avrò presente, si vedrà...


*


Nell’alzarsi, monsignor vicario, mentre stendeva la mano a riprendere il cappello posto sulla sponda della scrivania, sia che incespicasse nel tappeto, sia che volesse mostrarsi troppo cerimonioso, perdette un poco l’equilibrio, e urtò colla mano nella tesa del cappello, che saltò come animato da una scossa elettrica, cadde sulla scrivania, si piegò sullo spigalo e andò a rotolare contro il muro. Monsignore, tutto confuso del suo mal garbo, corse egli stesso a raccogliere il cappello da terra, atteggiando la persona nel modo che aveva fatto l’altro, quando si era curvato a guardare nella cisterna.

«U barone» si appoggiò colle due braccia tese e rigide allo schienale imbottito della poltroncina e accompagnò con un sorriso fatuo l’illustre prelato, che, rosso in faccia come un papavero, usciva a ritroso inchinandosi.