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XII.


Il fantasma del cappello.


Per qualche tempo il barone fece vita ritirata e carezzò l’idea di andare lontano o con Marinella o solo a godere i frutti delle sue speculazioni.

Per quanto si sforzasse di pigliare la vita di Napoli come prima, sentiva sempre un non so che tra i piedi che gli legava il passo. Ogni grido, ogni accenno, ogni prete che incontrava per via, ogni scherzo sui preti erano altrettante occasioni di pena, di sospensione, di sospetto, se non di paura.

Tutti i giorni leggeva i giornali e si consolava nel vedere che, dopo il piccolo episodio del terno, il suo prete rientrava tranquillamente nell’ombra.

I giornali non parlavano più di prete Cirillo, come se non fosse mai esistito, e se una volta nominarono il barone di Santafusca, fu per an-