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Egli aveva provato un gran spavento, quando credette sulle prime che fosse stato scoperto il delitto. Se ne sentiva veramente scassinato per tutta la vita.

Ci sono scosse improvvise di terremoto, che abbattono qualunque edificio e storcono qualunque chiave di ferro. Alzando gli occhi verso il cielo, provò a ricollocarsi mentalmente nello spazio infinito. Era cosa stupida di soffrir tanto per quattro parole stampate su un giornale; e ancora si convinse che il vecchio uomo non era morto in lui.

A poco a poco, e man mano che l’aria viva della strada gli batteva sul viso, cominciò a vedere non solo la sua posizione sicura, ma quasi migliorata.

Questa faccenda del terno e del mezzo milione arrivava a tempo per richiamare l’attenzione della gente e dei giornali su prete Cirillo e ne spiegava nello stesso tempo la improvvisa scomparsa.

Prete Cirillo aveva preso il volo per isfuggire alle persecuzioni degli ignoranti e dei tristi e aveva tutto l’interesse di rimanere nascosto.

Passato un po’ di tempo, nessuno avrebbe pensato a lui. Se anche fosse stato trovato il suo cadavere, la gente non credeva già ch’egli era caduto nelle mani dei camorristi?

Tratto e sospinto da questi suoi pensieri, il barone si trovò senza saperlo in Mercato. Gli parve una buona idea di andare egli stesso a