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mano che soleva tutte le mattine dar vita e moto alla materia sarebbe stata lorda di sangue: e col sangue non si fabbrica il pane della gente onesta. Erano larve, frantumi di pensiero che lo accompagnavano nel lavoro materiale della sua liquidazione.
— Mi rincresce mandarti fuori a quest’ora, — disse alla Cherubina, — ma avrei bisogno che tu recapitassi subito questa lettera all’avvocato Piazza, che sta fino in via della Stella. Sai dov’è?
Era un pretesto per mandare lontano la donna di servizio.
— Farò una passeggiata. Si sente male, signor padrone?
— Perchè?
— Ha una certa faccia.
— Ho mangiato male, al solito.... Dov’è la signora?
— S’è ritirata nella sua stanza. Aveva una forte emicrania anche lei. Avrà preso del sole.
— Già, è la stagione. To’, va e torna.
Pardi stette ad ascoltare finchè gli parve che la Cherubina fosse partita. La casa era tutta occupata, parte dalla fabbrica, parte dall’appartamento civile e, una volta uscita la Cherubina, non restarono che i padroni. Il macchinista, che dormiva in un bugigattolo lontano dall’appartamento, fino a mezzanotte