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cora poco in confronto del male che aveva fatto a lui quella donna. E un ladro, un accoltellatore gli pareva quasi un galantuomo al confronto del profumato seduttore, che, forte delle sue note voluttuose e del suo accento romanesco, senza un granello d’amore, ma per una civetteria di palcoscenico, o per ingannare il tempo tra una scrittura e l’altra, viene e pianta un coltello avvelenato nel cuore di un galantuomo che lavora e che del suo lavoro fa vivere un centinaio di onesti operai. Se una povera donna porta via quattro bottoni dalla fabbrica, o un matassino di seta, i signori giudici trovano nel Codice che essa merita almeno sei mesi o un anno di reclusione; ma questi assassini dell’onore, questi ladri di donne altrui, questi scassinatori della pace delle famiglie vanno tronfi delle loro conquiste come gli zulù e i pellirosse si vantano delle cuticagne strappate ai nemici.

E non c’è giornalista, o romanziere, o librettista d’opera che non trovi ciò molto bello e naturale e romantico, come se il rubare una donna all’uomo che l’ama non sia qualche cosa di più che rubare una pecora al pastore che la mantiene.

Che! che! peggio per te se hai lasciata aperta la gabbia: peggio per te se vuoi fare il marito geloso e amoroso: peggio per te se sei