Pagina:De Marchi - Demetrio Pianelli, 1915.djvu/482


— 472 —

zione, spinse e chiuse con violenza, intascando sbadatamente la chiave.

Non era il caso di credere che prima di andare alle Cascine, Palmira avesse a incontrarsi con.... qualcuno.

Impossibile. Come poteva sapere questo qualcuno che il matrimonio della signora Pianelli era fissato pel giovedì mattina, e che il signor Paolino avrebbe mandata la carrozza a prendere Palmira il mercoledì?

Ad ogni modo bisognava sempre supporre che Altamura fosse a Milano, mentre la Gazzetta dei Teatri dava per certo che egli aveva accettata una scrittura per l’America del Sud, dove i mariti non fanno complimenti e piantano fior di coltelli nel cuore ai Trovatori.

Che diavolo gli passava mai per il capo? Ecco in qual maniera un uomo può esser felice per tre assi a tresette, e cinque minuti dopo diventare il più disperato degli uomini per l’ombra di un’idea. Frugando nelle tasche della giacca, per una morbosa inquietudine e quasi curiosità delle mani, vi trovò una chiavetta. Da qual parte questa chiave? Non si ricordava già più.

Stette a guardarla con grossi sopraccigli, finchè gli venne in mente ch’era la chiave del cassettone. Aprì di nuovo il cassetto in alto, cercò, frugò, trovò una lettera, corse presso la candela. Era la lettera della signora