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— Che cosa ho detto?

— Non è necessario parlare. Apri, guarda dunque.

— Se è per capriccio tuo....

Il buon Pardone confuso e quasi commosso per questo straordinario attestato di confidenza, aprì la lettera, che veniva da Milano, mentre cogli occhi buoni carezzava quella sua cara traditora.

— È la signora Pianelli che ti scrive — disse, dopo aver scorsa superficialmente la lettera.

— Oh! — fece Palmira senza alzare gli occhi dal piatto con un tono di freddezza glaciale. — Che cosa vuole la signora delle Cascine?

— T’invita al suo matrimonio per giovedì mattina.

— Che onore! — declamò Palmira, corrugando la fronte in uno sforzo come di concentrazione, che ella procurò di nascondere con un altro sforzo dei muscoli, mentre cercava di schiacciare nei palmi una noce contro un’altra.

— Se accetti, dice che manderà la carrozza a prenderti mercoledì sera, perchè tu possa assistere alle presentazioni e a un piccolo trattenimento....

— Anche la carrozza! vuol proprio farmi morire d’invidia! Conosci tu il suo Paolino?