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vi si rimpicciolì sopra, e gridando più che pronunciando: — Andate via.... per carità.... — lasciò irrompere senza più nessun freno quel torrente amaro di dolori, che lo rendevano così debole e vile.


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A uno scoppio così improvviso di lagrime, dalle quali usciva una confessione non meno impreveduta che imbarazzante, il volto di Beatrice si offuscò forse per la prima volta in vita sua di una nuvola di cupa tristezza. Sulle prime non osò credere; si sforzò anzi di non capire ciò che diventava sempre più evidente, cioè che Demetrio l’amava. Si guardò intorno, come se cercasse di orizzontarsi in quel mondo di affezioni e di afflizioni nuove che il piangere di Demetrio andava suscitando vicino a lei. Si chinò un poco verso il meschino, provò a parlare, ma che cosa doveva dire? Avrebbe voluto che ciò non fosse, gliene rincresceva: che poteva fare lei? quando aveva dato un motivo a questo uomo di credere? All’urto di queste varie questioni, che balzavano e cozzavano nella sua testa, sentì anch’essa una gran voglia di piangere, come una fanciullina che, uscita troppo lontana da casa