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avrebbe dovuto fare co’ suoi tre figliuoli? e la vergogna, e le ciarle della gente, e la nuova miseria più grande se non più spaventosa della vecchia? Ecco cosa dicevano i suoi occhi, mentre Demetrio, fisso alla linea ancora luminosa del lontano tramonto, colle mani giunte, quasi appoggiate alla bocca, con una visibile tensione di tutti i nervi, seguitava:

— Gli dirò che non vi merita, perchè non ha avuto fede precisamente in ciò che voi avete di più prezioso e di più nobile, la vostra onestà. Questo sentimento, questa preziosa eredità, voi, anche povera, la lascerete in dote alla vostra Arabella — il nome della fanciulla fu come un gruppo che fermò un istante il discorso — e il signor Paolino non ci ha creduto. Anch’io, è vero, ho diffidato una volta, anch’io ho accolto leggermente le voci della malizia, ma erano diverse circostanze, e non vi amavo.... allora.... come dice di amarvi quest’uomo che vi manca di rispetto....

Beatrice aprì un poco la bocca a un fiato di sorpresa.

Perchè si corrucciava tanto suo cognato?

Demetrio si accorse anche lui d’essersi lasciato trasportare un po’ troppo. Si fermò, abbassò gli occhi verso di lei, stentando le parole, che si sprofondavano nella gola, parlando insomma attraverso al singhiozzo: