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del campagnolo che vede per la prima volta il santo Duomo. Balbettò qualche monosillabo, e, tirando la parola colle corde, dimandò:
— Questa cognata, è forse....
— Dev’essere una donna del buon tempo. Prima ha fatto ammazzare il marito, adesso fa perdere l’impiego al cognato. Ci dicono la bella pigotta....
— La bella....
— L’è sempre la storia del cherchè la fam. Questi uomini hanno passata l’età del giudizio e devono aver cambiati anche i primi denti: ma ha cominciato Adamo a sbagliare il primo bottone (e sì che non era vestito) e sarà sempre così.
Il Caramella cominciava a ridere del suo riso amaro di critico incontentabile, quando un altro squillo di campanello lo chiamò nella stanza del commendatore.
— Vado, mi chiama il qui.... — disse e sparì.
Paolino discese per la seconda volta le scale, non vedendo davanti a sè che una nuvola bianca, col passo vacillante del convalescente che esce per la prima volta di casa dopo un mese di febbre. Colla testa grossa, incapace di concepire, traversò Milano e si trovò per miracolo o per misericordia di Dio sulla porta del cugino in San Clemente.
— Non c’è — disse la portinaia. — Va e viene come un tramvai.