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Per Dio! se gli avessero lasciato ventiquattro ore di tempo! Pensò di tornare ancora in cerca del Pardi; ma dove trovarlo? e poi no da quell’asino che si lasciava guidare dalla moglie.... Degli altri suoi amici o non si fidava, o non voleva inchinarsi a nessuno, o erano povera gente, che stentavano a sbarcare essi stessi il lunario col misero stipendio.

Nella cassa in cui egli cominciò a rovistare, c’erano molti conti correnti e molti mandati di pagamento già firmati dal Martini col visto del commendatore, tra i quali uno a favore del capomastro Inganni, in conto di alcune riparazioni per ingrandimento e adattamento dei locali d’ufficio, per la somma complessiva di duemila lire precisa.

La formola del mandato era stata scritta dal Pianelli alcuni giorni prima colla cifra in tutte lettere «due mila» e nel margine i quattro numeri «2000» d’una linea magra e lunga com’era la scritturina nervosa del cassiere aggiunto. Non si trattava di voler falsificare un documento, nè di rubare un quattrino a nessuno; ma solamente di evitare a sè una miserabile figura, e al Martini un colpo mortale, di guadagnare tempo, di non precipitare in due in un abisso senza luce e senza fondo. Eravamo al quindici del mese. Prima della fine non si sarebbe fatta la ve-