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— Che cosa vi ha detto la Carolina? — interruppe Demetrio con voce soffocata dall’emozione.
— Che cosa si diceva? Ah....! mi ha detto che voi avete già dovuto ricorrere più d’una volta per grosse somme a Paolino per far fronte a molte spese. Il matrimonio metterebbe un bel saldo a tutto....
— È vero, — esclamò con improvvisa eccitazione Demetrio.
Le sue guance s’infiammarono un momento, poi d’un tratto impallidirono.
— È vero, — seguitò — a questo non ci avevo pensato. Il matrimonio salda tutto. Va benissimo, e poi?
— E poi siamo rimasti intesi che prima dell’agosto il matrimonio non si abbia a fare anche per rispetto ai morti e per riguardo alla gente. Paolino....
— È stato a Milano anche lui?
— Sì, ieri....
— O bello.... bello.... — esclamò Demetrio, con uno scoppio nervoso d’ilarità.
— Perchè ridete?
— Così, per nulla.... So che egli è tanto innamorato....
— È buono.... Mi ha fatto già un mucchio di regali.
— Sì, sì.... non guarda a spendere.... — soggiunse Demetrio ridendo sempre e asciu-