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VI.
Per alcuni giorni Beatrice visse nel pensiero e nella speranza di quella causa, che doveva rendere l’indipendenza a lei e ai suoi figliuoli. Non potendo più resistere al desiderio di sapere quel che l’avvocato poteva aver detto in proposito al cavalier Balzalotti, una domenica, mentre i ragazzi erano a spasso nei giardini pubblici con Demetrio, uscì di casa, fece una corsa fino in via Velasca, trovò facilmente la porta dei bagni, chiese del cavaliere, le fu indicata una scala e suonò a un uscio del primo piano.
Dopo due minuti sentì un passo misurato accompagnato dallo scricchiolìo delle scarpe e l’uscio si aprì.
— Oh chi vedo! la mia cara e buona signora Beatrice. Brava, arrivata a proposito. Avevo giusto detto alla signora Pardi di avvertirla. Venga avanti. Come sta? oh poverina, la trovo pallidina pallidina.... Ma! — e tirò un sospirone. — Forse a venir dalla strada troverà un po’ oscuro qua dentro....