Pagina:De Marchi - Demetrio Pianelli, 1915.djvu/272


— 262 —


Il frastuono dei duecento telai in mezzo ai quali egli cercava un sollievo all’affanno che gli gonfiava il polmone, non valse a rompere nella sua testa lo stampo di quella frase imperativa ch’egli seguitava suo malgrado a ripeter coi denti stretti. Dovette dare degli ordini, scrivere una fattura, ma i denti dopo quasi un’ora vibravano ancora della scossa ricevuta, e della frase rotta e stritolata egli masticava ancora, dopo quasi un’ora, qualche estremo monosillabo.

— Non ne voglio io delle....