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chi suoi. A tempo perso pedinava la moglie, alla lontana, senza farsi scorgere, e la colse proprio sul punto che usciva dal portone della Posta.
Che cosa andava a fare alla Posta la signora Pardi? e non ci sono i portalettere pagati per questo? C’era una lettera, l’aveva vista cogli occhi suoi, c’era.... Doveva essere in una di quelle due tasche.
E ingrossava ancora di più gli occhi, come se volesse guardare sotto i panni.
Palmira, rigida, fredda, indifferente, colse il momento che il tram rallentò la corsa per ingombro, si alzò, non aspettò che la carrozza fosse ferma, con un salto andò giù, e infilò subito una via a sinistra, verso casa, mentre il signor Melchisedecco andava sonando e risonando il campanello per farlo fermare. Non era uomo da far salti; del resto non c’era bisogno di correre. Forse era meglio che gli passasse un poco la scalmana...., ma sentiva che questa volta erano pugni. Non ne voleva di corrispondenze. Per la corrispondenza di fabbrica bastava lui.
Palmira capì che il temporale era grosso: affrettò il passo, s’infuriò più che potè, corse su per la scala, passando in mezzo al frastuono dei duecento telai che lavoravano al primo piano, spinse l’uscio, entrò come una bomba, facendo trasalire la donna di servizio,