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rivolgendosi a Demetrio dimandò: — Che te ne pare?

— Me ne intendo così poco — rispose Demetrio con un atto raccolto di umiltà.

— Scaloppini dunque e una frittatina rognosa dorè? E vino? — chiese di nuovo, rivolgendosi a Demetrio che si schermì.

— Mi garantisci il Valpolicella?

— Valpolicella vecchio, Barolo, Caneto.... — esclamò il cameriere con una serietà superficiale, che nascondeva la voglia di scherzare.

— Ma forse è meglio il bianco la mattina.... C’è del Montevecchia? porta quello....

Il cameriere uscì.

— Caro il mio caro Demetrio! — esclamò Paolino, quando furono seduti l’un contro l’altro, mettendo ancora le braccia sulle spalle al di sopra del tavolo. — Avevo paura di non trovarti.

— Ti ringrazio ancora di quel libretto della Banca che hai messo a mia disposizione.

— Senti, Demetrio, se fai di questi discorsi a tavola, me ne vado.

— Se non vuoi essere ringraziato, amen. La carità resta....

— Io sono in collera con te. Tu navighi in un mare di difficoltà, e non hai confidenza nell’unico nipote di tua madre.

— Vedi se non ho avuto confidenza....

— Io ti ho portato un altro libretto della