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V.
La prima battaglia era vinta: ma il giorno stesso che Demetrio ripose il piede in casa di sua cognata volle assolutamente patti chiari, rimedi pronti, e cominciò a operare colla terribile inesorabilità del chirurgo che taglia fin che c’è male, senza badare agli strilli dell’ammalato. Beatrice dovette mordere il freno e rassegnarsi. A Demetrio importava poco di lei. Era venuto non per lei, ma per i figliuoli. I conti erano presto fatti. Cesarino non aveva lasciato dietro di sè che una piccola pensione militare, un’ottantina di lire all’anno. La dote di Beatrice era ancora in aria, mentre il buon babbo non aveva più credito per un quattrino. Tra debiti grossi e minuti c’erano cinque mila lire da pagare al momento, oltre quello verso il Martini, e non c’erano tutti; poi bisognava vivere e vestirsi in cinque persone. A questi bisogni Demetrio non poteva far fronte che con qualche suo piccolo risparmio messo in disparte e col suo stipendio....
Cominciò subito a vendere, a vendere, senza