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qui, corpo di un cane! e quando non si ha da fare il signore si lascia stare, si paga prima, e soprattutto non si deprezzano gli stabili.... Uomo avvisato.
— Io vedrò.
— Uomo avvisato! — replicò il padrone, voltando le spalle. Fece quattro passi fino in fondo al portico, si voltò e gridò ancora a Demetrio: — Uomo avvisato!
Quando Demetrio non fu più a tiro, la tempesta si scatenò sul Berretta, che non aveva chiuso coll’arpione l’uscio del solaio.
— C’è la mamma? — chiese lo zio ad Arabella che venne ad aprire l’uscio.
— È ancora a letto.
— Quando siete tornati?
— Ieri.
— Chi vi ha accompagnati?
— Il sor Paolino.
— Va a dire alla mamma che son qui.
— Resti servita in sala.
Arabella condusse lo zio in un gabinetto celeste pallido, e corse a svegliare la mamma, che, stanca del viaggio e dell’emozione, dormiva ancora.
A Demetrio tremavano un poco le gambe. Tre semestri in arretrato, oltre il resto!
— Mamma! — disse sottovoce la bambina, mettendo una manina leggiera sulla fronte di lei. — C’è qui lo zio Demetrio.