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Stando alla Capitale non tralasciai di parlare con molti eminenti e facoltosi personaggi, ma tutti si limitavano a darmi delle belle e lusinghiere speranze; sicchè, visto riuscire ivi infruttuoso ogni mio sforzo, il 16 Marzo del 1878 partii per Reggio di Calabria.

Anche in quella piccola ma oltremodo patriottica città, cercai adoperarmi per fare alcun che di bene; però abbandonai ogni pratica avviata, e pensai di lasciare l’Italia, quando si sparse la voce dello enorme fiasco da noi fatto al Congresso di Berlino!


Capitolo Terzo


Sommario. — 1. Ritorno all’Estero. — 2. Giudizio, che dava intorno al mio progetto il Risorgimento di Malta — 3. Rifiuto le offerte inglesi e parto per Cipro e Beirut — 4. Progetto Messedaglia-de Lorenzo — 5. Lettera per la presentazione di detto progetto al Governo Italiano. Che intendevamo per dintorni di Assab — 6. I Reduci, la Società operaja, e la risposta del nostro Governo — 7. Replichiamo — 8. La Rivoluzione di Araby mi fa tornare in Napoli, da dove, dopo inutili pratiche con Mancini e Petriccione, riparto per l’Egitto.

1. Vedendo adunque che, almeno per allora, nulla poteva fare in Italia per la colonia di Sciotel, mi risolvei di ritornare alle mie imprese private, attendendo tempi migliori.

Credetti prudente di non ritornare in Egitto, non perchè in quel tempo non offriva lavoro alcuno, ma pel timore di non andare