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munque sia, è certo che dopo 14 anni il Governo egiziano vide la necessità di fare quei portici; e dal mio lavoro e da quattro anni di incessanti pratiche, e gravissimo dispendio non ricavai altro utile se non quello di poter rivendicare l’onore di averli per il primo progettati.
7. E così dovea finire! noi altri italiani, lì in Egitto, non dovevamo sperare altro che l’onore di lavorare; l’utile poi era serbato ai francesi, ed agli altri stranieri. Regis ad exemplum totus componitur orbis! Se le nostre autorità non aveano o peggio non voleano avere voce in capitolo, che cosa potevamo fare noi altri oscuri sudditi?
Gli stranieri trovavano appoggio e protezione nei loro rappresentanti, e, per mezzo loro, ottenevano concessioni e lavori, facendosi belli e profittando dell’opera altrui; giacchè non vi è chi possa ignorare quanta parte ebbero gli italiani nello spingere l’Egitto sulla via della riforma e del progresso.
Per dirla in poche parole la nostra colonia era caduta sì basso da essere del tutto disprezzata e vilipesa.