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potabile. Aveano preparato e coltivato un orto ad erbaggi, legumi, ed altre verdure, più che sufficienti ai bisogni dei coloni. Aveano pure lavorati molti campi, e alcuni di questi, dell’estensione di oltre cento feddani 1, coltivati a dura e cotone presentavano una rigogliosa vegetazione. Non aveano potuto fare di più, perchè il tempo della seminagione era trascorso, e doveano pensare alla raccolta ed a preparare il terreno per l’anno seguente.

Il P. Stella, con le sue dolci maniere, avea accolto e riunito vicino alla colonia italiana molti indigeni; i quali, ivi ridottisi con le loro famiglie ed i loro armenti, aveano formato un nuovo villaggio all’uso del paese.

8. E poco dopo l’arrivo di Zucchi col resto dei coloni, pervenne a loro l’atto autografo di concessione, da parte del principe Haylù; esso, tradotto in italiano diceva così:

«Che la lettera di Degesmace Haylù: pervenga ai Signori Giovanni Stella e Pompeo Zucchi — Salute in abbondanza — Dio ci conceda d’incontrarci — Siccome voi siete miei amici, così io vi cedo il territorio di Sciotel fino a Tahail, il quale territorio è della mia famiglia ab antiquo — Voi poi avrete l’incarico di proteggere i miei sudditi che discenderanno in detto luogo, come pure farete il

  1. Ogni feddano, che è misura egiziana, è uguale a m. q. 4200.