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ta da Baso, il grande emporio dell’Abissinia, con un carico di caffè, paga circa 30 franchi di dogana, mentre il valore del carico, al punto di partenza, è di due talleri 1.

L’avvenire commerciale di Massaua, dal lato dell’Abissinia, si collega dunque coll’avvenire politico-economico di quel regno; e non vi è certo chi vorrebbe sostenere che esso debba rimanere immutabile. Per ora è la media ed alta Abissinia che, per ragioni topografiche, coi suoi limitati prodotti e pei suoi limitati bisogni, deve necessariamente far capo a Massaua.

Ma più che verso l’Abissinia, Massaua mira e deve mirare ad estendere i suoi commerci col Sudan.

Il Sudan, che consuma e che produce (e i suoi prodotti naturali sono ora accumulati dopo tre anni di guerra), aveva tre grandi strade pel suo commercio: quella del Nilo, quella di Suachim, quella di Massaua. Da una relazione del console d’Inghilterra a Suachim ricaviamo la seguente tabella dell’esportazione annua media dal Sudan prima del 1883.

  1. Cioè nove franchi!