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ne italiana, mentre egli, forte consumatore, riteneva esser produzione inglese, o tutt’al più prodotto di qualche Colonia inglese; aggiungendo che da tant’anni viveva in quell’opinione e che sempre l’area ritirato o da Liverpool o da Londra: — Il convinsi sì, è da Liverpool o da Londra che ricevete il Sommacco, ma è prodotto italiano che si coltiva in Sicilia, trafficato da commercianti inglesi; e meravigliato, mi chiese, come e perchè (?) l’Italia non intraprendeva quel commercio direttamente coll’Australia, essendovi colà molto consumo. — Incoraggiato dalle di lui facoltà di commettere da due a quattro tonnellate per saggio, scrissi ad amici in Sicilia, espositori premiati all’Esposizione, C. e P., e questi mi risposero che la loro fabbricazione era impegnata con una casa tedesca ecc. ecc. ecc.

Così di tant’altre industrie e prodotti della cui espansione diretta non ci occupiamo, contenti e soddisfatti di rappresentare nella vastissima scena degli scambî l’infelice parte del Figaro» 1.

3. Più importante e più ricco è il commercio di esportazione, consistente principalmente in oro, avorio, penne di struzzo, caffè,

  1. Cosmo Riccioli. I Commerci coll’Australia (studii fatti nell’Esposizione di Torino) Relazione alla Camera di Commercio, Consiglio Provinciale, Municipio, e Banco di Napoli. P. 67. Napoli 1886.