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pulirli, sfollarli, e tenere netto il terreno. Ma, per potere indicare approssimativamente le spese di raccolta e dello impianto dell’oleificio, occorre andare sul luogo; ed io, l’ho detto più volte, non ci sono stato mai.

Tra le industrie più proficue debbo annoverare in primo luogo quella dello spirito di vino, e quella del bestiame. Della distillazione dello spirito non me ne occupo, giacchè essa si potrà impiantare utilmente quando saranno già sviluppate le vigne; debbono cioè trascorrere parecchi anni, almeno quattro o cinque. Dirò invece della industria delle vacche, non solo perchè otterremo subito un profitto, ma anche perchè ci daranno i bovi necessari per la coltivazione delle terre.

Le vacche degli altipiani di Massaua dànno poco latte, cioè tre litri al giorno; però da esse si ottiene più formaggio di quello che si ricava dal latte delle vacche svizzere ed olandesi; poichè è risaputo che, secondo che aumenta la secrezione lattea, diminuisce la quantità della caseina. Supposto quindi che si comincerà l’industria con cento vacche e che esse, com’è di regola, daranno latte per sei mesi, avremo le seguenti cifre: 100 × 3 = 300 × 30 = 9000 × 6 = 54,000; avremo cioè 54,000 litri di latte che ci daranno 54 quintali di formaggio, calcolando che ogni 10 chilogrammi di latte danno un chilogramma di formaggio. Le spese occorrenti sono le seguenti: