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natura dovessero avere la forza di sconsigliare imprese come la nostra, in nessun punto dell’Africa orientale si potrebbero tentare le spedizioni agricole ed in particolar modo le commerciali, poichè tutte quelle regioni presentano gli stessi ostacoli, tutte quelle regioni sono addirittura impervie.

Ed è da osservare ancora che, non appena il nostro esercito sarà sullo altipiano di Keren, la prima cosa che farà il nostro Governo sarà quella di aprire una via praticabile, una vera via, tra Massaua e Keren. Tutti gli uomini competenti, tutti i viaggiatori che propugnano l’occupazione degli altipiani dei Bogos, consigliano di costruire una via militare, che da Massaua, passando pei Mensa, conduca nel minor tempo possibile a Keren; cito tra gli altri il Pennazzi e il Camperio.

Sarà adunque quistione di tempo, ma anche questo ostacolo dovrà sparire; e forse avremo pure la ferrovia, almeno per un buon tratto.

Per ora dovremmo contentarci di percorrere le usuali vie delle carovane, e servirci degli ordinari mezzi di trasporto, cioè dei cammelli, dei muli, ed anche dei bovi.

Le vie che attualmente conducono a Keren sono due; dico vie per modo di dire, perchè non sono altro che sentieri scavati dalle acque, e letti di torrenti asciutti. Se alcuno volesse formarsi un giusto concetto di siffatte vie, dovrebbe prendersi la pena di per-