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pentitosi del male fatto si presentò spontaneo chiedendo umilmente perdono.
Ma sentite come narra il Sapeto la scena commovente del commiato.
«Il Governatore di Giofa era rinsavito, e mi fece le più umili preghiere, perchè non gli volessi male di quella sua debolezza dei giorni addietro e, tolto un sasso ben grosso sulla nuca o collottola, Signore, dísse, mi perdoni! Gli levai di collo il sasso e il baciai in fronte bagnandoli di lagrime le gote. Il povero giovane racconsolato mi stringeva e copriva di baci la mano!»
Non è vero che è commovente? Ma sentite ancora:
«Walda Mikael, nobile giovane Hamassen fuoruscito, ci venne incontro nella pianura e con molti bei modi e gentili ci accommiatò! Hassama e parecchi altri governatori Bilen ci vennero accompagnando fino al torrente Dari, che tramezza tutta quella pianura e grandi furono le tenerezze, da tutte e due le parti, quando ci separammo.
Io non gli vidi più; ma il sig. Stella che vi ritornà, e sta di presente, mi disse che sono sempre gli stessi e tutta cosa sua; e anche di me si ricordano sempre, poveretti! io gli amerò finchè avrò vita 1».
5. Una pruova poi dello affetto che nutrono per noi quelle popolazioni, anche quei di
- ↑ Sapeto. Op. citata, pag. 220.