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e, sopra alcuni scogli deserti, gittarono le fondamenta della ex regina dell’Adriatico e dei mari tutti. Indi trafficando incessantemente, tacitamente, estendevano i loro dominii commerciali e politici su la maggior parte degli scali di Levante. E, poichè la loro apparente umiltà non facea ombra ad alcuno, assursero infine a tanta potenza che, allorquando si spiegava al vento il sacro leone, esso facea venire i brividi ad Imperatori e a Papi.
Il contrario siamo costretti di dire del Primo Napoleone, poichè Egli in brevissimo tempo trascorse vittoriosamente l’Europa e l’Egitto, cadde, risorse, giacque.
Anzi, per dirla col poeta
Dall’Alpi alle Piramidi,
Dal Manzanare al Reno,
Di quel securo il fulmine
Tenea dietro il baleno,
Scoppiò da Scilla al Tanai
Dall’uno all’altro mar.
Seminò dovunque, e a piene mani, re e principi della sua stirpe, ed i suoi contemporanei forse credeano che il suo regno non dovesse avere mai fine.
Ma, quando parea che il suo astro fosse più fulgido, e che non dovesse giammai tramontare, una leggiera nube l’offuscò interamente; ed egli, che avea vinto tante battaglie,