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dare minuta contezza di qualche Tribù, tanto per vedere con chi si ha da fare; ed in particolar modo dei Bogos, il cui villaggio principale, Keren, è appena a sei ore di cammino da Sciotel.

Dovendo parlare dei Bogos, io non so far di meglio che riportare qui quanto intorno ad essi scrisse l’illustre prof. Issel, nel suo viaggio Nel Mar Rosso e tra i Bogos.

«I Bogos o meglio Bilen, come si nominano da se medesimi, discendono da una tribù emigrata nel 1600 dagli altipiani del Lasta ed appartengono alla schiatta bellicosa degli Agau (reputati da taluni Aborigeni dell’Abissinia), di cui conservano il linguaggio, tuttochè lievemente alterato. Secondo Munzinger possiedono 20 villaggi ed il numero loro ascende forse a 10,000, quasi tutti dediti alla pastorizia. Lejean stima invece che siano circa 18,000, distribuiti in 17 villaggi. Sapeto enumera 25 villaggi Bogos; ma un tal computo che risale a parecchi anni fa, non è forse più esatto al presente. Questa piccola tribù ben distinta pei suoi costumi e pei suoi usi dai popoli limitrofi, possiede una giurisprudenza sua propria, la quale, sebbene non sia scritta, si conserva da tempi immemorabili, passando da una generazione all’altra, come preziosa eredità. Il fitha Mogareh, ossia diritto di Mogareh, dal nome dello altipiano che servì di dimora al fondatore della tribù, fu ampiamente illustrato da Munzinger