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parte prima. 19

di que’ Giudei. E come questo gli fu assentito, il Cavaliero gli va fare questa dimanda: Maestro, rispondete; credete voi nella Vergine Maria che portò il nostro Salvatore Gesù Cristo nel fianco suo e poscia nelle sue braccia, e credete voi ch’ella l’abbia Vergine partorito, e sia madre di Dio? A che il Giudeo rispose che di tutto ciò egli non credeva neente. E il Cavaliero gli disse: Molto follemente avete risposto, e siete pazzamente ardito quando voi, che non lo credete, siete entrato per negarla in suo Munistero ed in sua magione; e che ciò sia veramente voi di presente lo apparerete; ed in così dicendo, egli leva sua gruccia, e fiere il Giudeo bene stretto sopra l’orecchio, tanto ch’egli lo stende a terra del colpo. E ciò veggendo gli altri Giudei, lievano il lor Maestro, e se ne fuggono così che ne dimora finita la disputazione de’ Cherici e de’ Giudei. Allora venne lo Abbate turbato in viso a quel Cavaliero, e gli disse: Sir Cavaliero, voi avete fatto strana follia di ciò che avete colpito e non argomentato. E il Cavaliero gli rispose: Ma voi avete fatto ancora più grande follia dello avere cosi assembrata e sofferta una tale e sì lunga disputazione di errori; perchè qui entro ci avea gran quantità di Cristiani buoni ma grossi, i quali se ne sarebbono andati miscredenti e torbi per lo argomentoso gergo delli Giudei. — E cosi vi dico io, soggiunsemi di suo il Re, che nullo, se non è gran Cherco e Teologante perfetto, non dee disputare con Giudei; ma sì dee l’uomo laico, quando elli ode male dire della Fede Cristiana, difendere la