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lezione preliminare. xlv

e ambedue, ed amendue ed ammendue, ed altrimenti ancora, a mostrarci appunto colla varietà della sua scrittura, la varietà delle forme dialettali alle quali appartiene. Ma sulla voce medesima non è da preterire che, tanto in lingua d’oil, quanto nella nostra, vuole essa, accompagnandosi con un sostantivo, l’articolo dopo e non mai prima di sè. Cosi nel solo Gerardo de Viane:

En l’ile furent ambedui li guerrier....
Lai se combatent ambedui li bairon....
De la ville issent amdui li chevalier....

di che volendo averne un’istorica ragione, e di tutte insieme le forme ed i valori di questo pronome numerale, ecco cosa mi pare si potesse dire.

In latino bis era duis, sicché ambo od am-duo, valse piuttosto l’uno e l’altro, ossia tutti i due, o vogliam dire insieme i due che due solamente.

Dal Greco ἀμφί erano un’antica preposizione ambe ed una loquelare am che valevano intorno, tutto in giro, e ciò che è tale, essendo ancora tale da ogni parte, ne conseguiva necessariamente che ed ambe ed am davano atto di compimento alle voci alle quali si anteponevano1. Prefissosi infatti questo am a plus, e declinatosi, se ne fece l’aggiuntivo amplo, che valse conseguentemente più d’ogni intorno, eccedente per ogni parte, ossia tutto più: aggiuntosi am od ambe a duo, se ne fece in lingua d’oil amdui ed ambedui, i quali dovettero significare insieme i due, tutti i due, levando per

  1. In Occitanico am tutto solo fece l’ufficio di ambo: perciò, tug silh d’ams los regnatz, significò tutti quelli d’ambi i regni.