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xxxii lezione preliminare.

flessioni, dell’antico pronome articolare pospositivo us od is, divenuto poscia per rovesciamento il casco prepositivo su o si. Intorno al quale se i Glossografi ne deducono la preesistenza dai conservatici sim per eum, e ses per eos, la Lingua Sarda poi s’incarica di ravvivarcelo col suo prediletto articolo prepositivo su, sa, che vi tien luogo costantemente del nostro dimostrativo ille, 'lla. Domin-us era dunque quanto su-domin (il domino o signore), e se aveva nel nominativo singolare per finale la s, l’aveva di conformità, alle pari declinazioni Indiane, Greche e Gotiche. Al contrario il nominativo plurale Domin-i era quanto Domin-ii, ossia Ii domini (i domini od i Signori). Inoltre questa s non si mostrava nei regimi singolari domin-i, domin-o, domin-um, ed usciva invece nei regimi plurali domin-is, domin-os, ad eccezione del genitivo che terminava in orum per quella apparente anomalia che tuttavolta trova nelle Grammatiche comparate gli opportuni ed autorevoli antecedenti. Dunque anche dietro questo cotale materno inducimento poterono le lingue Romanze colla presenza od assenza della s fare avvertiti i loro soggetti o regimi così singolari come plurali; e, non ammettendo eccezioni per l’avvisato genitivo plurale, stabilire una regola, la quale se apparentemente non dava molta ragione di sè medesima, noi anzi al presente vediamo averla avuta ne’ più antichi primordii della lingua laziare, e forse di parecchie altre, che se piacerà a Dio, dichiareremo a suo luogo.

Ora questa avvisata regola non dovendo essere