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xvi lezione preliminare.

centro della signoria degli Augusti. Il Gallo-Romano regnava dunque solo dalle Alpi al Reno, quando i Franchi varcavano quest’ultimo, e, dopo alquante fortunose vicende, facendo prevalere finalmente l’affilata loro francisca allo spuntato pilo dei degeneri legionarii, stanziavano nelle Gallie settentrionali per intere nazioni, e vi mescevano al primitivo linguaggio il naturale lor teotisco.

Da quel tempo cominciò a comporsi nelle Gallie una lingua parlata in parte novella, seguitò a durarvene un’antica, se non in quanto si dovea poi modificare per altri barbari che avrebbero tentato di scombuiarla. La prima, in memoria della sua origine, si disse anche in seguito Romanza, o dal modo di affermare si nominò lingua d’oil, o d’oilz o Lingua Oytana, la seconda perseverò ad appellarsi Romana, e poi Limosina e Provenzale, ovvero, sempre dalla particella affermativa, si indicò per Lingua d’oc, od Occitana o Occitanica. Quella tenne le province che i Franchi nelle successive loro conquiste coprirono d’orde Germaniche tra i fiumi del Reno e della Loira: questa le rimanenti meridionali, che o nol furono, o furono solo di passaggio o per minor tempo.

Restringendoci pertanto a dire di quelle prime noi osserveremo, per conseguenza al preposto, che se per tutte le Gallie settentrionali, dalla identità della mescolanza, cioè del Gallo Romano dei soggetti col Teotisco, o meglio ancora col dialetto dell’alto o vecchio Tedesco dei conquistatori, ne dovea nascere un linguaggio solo e uniforme: non è