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64 la sesta crociata.

pel suo Consilio che il Legato darebbegli le sei mila lire che valevano i mobili apportati al medesimo, affinchè egli le dispartisse là ove stimasse doversi ciò far per ragione, e fussero il meglio impiegate. Sire, disse allora il prod’uomo, io vi ringrazio molto umilmente dell’onore che mi fate: ma ciò non vi spiaccia, chè l’offerta non prenderò io punto. Già se a Dio piace, non disfarò io li buoni costumi antichi, e tali che li han tenuti i nostri predecessori in Terra Santa. Perchè quando essi avean preso sugli inimici alcuna cittade o guadagnato alcun grosso bottino, di tali beni che si trovavano in tale città il Re non ne dovea avere che il terzo, e le due parti ne doveano avere i pellegrini. E questa costuma tenne molto bene lo Re Giovanni quando altra fiata elli prese Damiata1. Ed in così ch’io ho udito dire a’ miei antenati, il Re di Gerusalemme che fu davanti lo Re Giovanni tenne questa costuma altresì senza fallirvi d’un punto. Ora avvisate; e se voi mi volete assegnare le due parti del frumento, orzo, riso, e delle altre cose che avete ritenute, ed io assai volentieri le dispenserò ai pellegrini per lo onore di Dio, e per mantenenza dell’antica costuma. Il Re non ebbe per aggradevole questo consiglio, e dimorò la cosa così, donde molte genti si tennero assai mal contente del Re, di che egli avea rotte le buone antiche costumanze.

Le genti del Re, quando furono a loro agio e bene alloggiate; esse, che avrebbon dovuto intertenere

  1. Giovanni di Brienne Re di Gerusalemme prese Damiata nel Novembre del 1219.