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40 la sesta crociata.

tità di Uscieri d’arme e di sala, che erano al Conte di Poitieri e che portavano sue armi battute sopra zendado. Il re si era abbigliato orrevolmente il più ch’egli avea saputo farlo, sicché saria cosa meravigliosa e lunga a raccontare; a tanto che udii dire a molti della compagnia che giammai essi non avean veduto tanto di sorcotti nè d’altri guarnimenti di drappo d’oro a una festa, com’egli ci avea a quella là.

Appresso quella Festa il Re condusse il Conte di Poitieri sino al detto loco di Poitieri per riprendere suoi feudi e signorie; ma uno inconveniente arrivò allora al Re dal Signore della Marca, che pure avea mangiato alla sua tavola a Salmur. Perchè assembrò egli segretamente gran genti d’arme tanto quanto potè incontra il Re, e le rattenne a Lesignano presso Poitieri. Il buon Re avrebbe ben voluto essere a Parigi; e gli fu forza di soggiornare a Poitieri quindici giorni senza ch’egli ne osasse sortire. E si diceva che il Re e ’l Conte di Poitieri aveano fatto malvagia pace col Conte della Marca. Perchè egli convenne che ’l Re, per accordarsi, andasse parlare al Conte della Marca ed alla Reina d’Inghilterra sua donna, la quale era madre dello Re d’Inghilterra.

E tantosto appresso che ’l Re se ne fu ritornato di Poitieri a Parigi, non tardò guari che il Re d’Inghilterra e il Conte della Marca si allearono insieme a guerreggiare contro il buon Re San Luigi colla più gran compagnia di guerra ch’essi poterono ammassare e soldare; e si recaro di