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36 la sesta crociata.

ad Ylles donde elli li avea cacciati. Quando li Baroni videro che il Re li perseguiva così da presso, isloggiarono essi da July, e s’arrestarono a Langres che era nella Contea di Nevers, la quale parteggiava con loro. E così il buon Re San Luigi, dopo avere isgombra la Sciampagna accordò la pace tra quel Conte e la Reina di Cipri oltre il grado e il consiglio de’ Baroni. E la pace fu fatta tra loro in tal maniera che per partaggio e diritto di successione, il Conte donò alla Reina in tutto duo mila lire di terre e rendite, oltre a quaranta mila lire che il Re pagò a una sol fiata pel Conte di Sciampagna, per gli dispendii della detta Reina. Per le quali quaranta mila lire il Conte vendette al Re li feudi e signorie seguenti, cioè il fio del Conte di Blois, quello della Contea di Chartres, e della Contea di di Sanserre, e ’l fio del Viscontado di Castelduno. E sebbene in quell’ora alcuni dicessero che il Re teneva li detti feudi in solo gaggio, pur ciò non è verità, perch’io il dimandai al buon Re, istando con lui oltremare, ed e’ mi rispose, che ciò era stato per piano accatto.


Capitolo III.

Ove per inframmessa si tocca del Conte Errico di Sciampagna, e di Artaldo di Nogente il ricco borghese.


La terra, che il Conte Tebaldo donò alla Reina di Cipri, tiene al presente il Conte di Brienne che ora ci vive, ed il Conte di Ioingny, per ciò che l’avola del Conte di Brienne fu figliuola della Reina di Cipri e donna del gran Conte Gualtieri