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I doveri che tu hai verso il tuo prossimo sono molteplici, Marietta mia cara. Tu sei figlia, sorella; se tu andassi a scuola, saresti scolara. Tu hai una patria, tu hai delle amiche. Tu dovrai sempre trovarti a contatto con persone che ti sono superiori od uguali od inferiori, intime, carissime od indifferenti. Vi sono nell’umano consorzio i buoni ed i cattivi, i ricchi ed i poveri, i dotti e gl’ignoranti ed idioti. Conviene imparare a trattar con tutte queste diverse classi di persone. Gli obblighi concernenti le leggi del paese e gl’interessi materiali ti vengono indicati dal Codice civile, che quando tu sarai più grandicella dovrai conoscere. Gli obblighi riguardanti la morale e le forme gentili ricevute in società te li insegnano il Vangelo, il catechismo, i trattati di filosofia morale e religiosa ed il galateo.

Come figlia tu devi obbedienza, rispetto, gratitudine a chi ti diede la vita, a chi ti educò, a chi s’impose tanti sacrifizi per te, e li prodigò infinite prove d’affetto. Come scolara pari sentimenti devi nutrire e manifestare verso i tuoi professori e le tue maestre, che largendoti il doppio benefizio della vita intellettuale e morale, in iscuola fanno le veci dei genitori. Come sorella, come compagna è obbligo tuo di essere sempre amorevole, gentile verso i fratelli, le sorelle, le condiscepole, imitandone le buone qualità che ti mancano, compatendone i difetti, conservandone i segreti, evitando ad esse ogni