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è negletta o si rende ridicola per qualche sconvenienza.
Come vedi l’invidiosa è veramente cattiva e la sua coscienza con un continuo rimorso la castiga del suo basso sentimento. Una buona fanciulla sente l’emulazione, procura d’imitare le buone qualità che in altri apprezza, ma, perchè modesta, non pretende di far sempre la prima figura da sola. Deve ambire la stima dei buoni e non farsi notare per isconvenienze, per ignoranza, per importunità: deve vestire pulitamente e con grazia, secondo la sua condizione, mostrarsi curosa dell’adempimento de’ suoi doveri di figlia, di sorella, di scolara, d’amica; rendersi utile e piacevole a chicchessia, ma non pretendere di essere la beniamina dei genitori, la prediletta delle maestre, la regina delle feste, il sole che fa impallidire ogni altro astro. Chi vuol essere il primo diventa l’ultimo, chi ha la smania di brillare spesso si vede trascurato, mentre chi, con meriti reali, nulla pretende, è sempre contento della poca considerazione che ottiene, perchè basta a sè stesso, ed è apprezzato non solo per le sue doti di mente e di cuore, ma ancora per la sua umiltà.
«Beati gli umili, perchè saranno esaltati», disse Gesù. L’avido di onori, l’invidioso è il più infelice degli uomini; e la bassa sua passione gli consiglia talvolta persino il delitto. Perchè Caino uccise Abele? Per invidia. Perchè Eteocle e Polinice, figli di Edipo e di Giocasta, furono in